giovedì 10 settembre 2015

Mamma



Un altro choc ha invaso la mia vita e riesco a parlarne solo ora, dopo 5 mesi. Ormai conosci un po’ il mio carattere, solare ma sensibile alle tragedie, quindi ho i miei tempi per metabolizzare. Una storia che non ha senso ma la vita non concede sconti a nessuno mentre il destino decide la fine dei nostri giorni, senza preavviso. Ho perso mia Mamma…. La morte precedente di mia sorella l’aveva cambiata, d’altronde è innaturale per una Mamma perdere un figlio, poi le modalità dell’incidente erano state drammatiche e la voglia di vivere era immancabilmente diminuita. Fortuna che il mio carattere la teneva allegra e, seppur presa da mille impegni, ero la sua accompagnatrice ufficiale per ogni spesa o visita medica oppure per il cimitero che era diventato il posto dove desiderava andare tutti i mercoledì per coccolare la figlia, controllare fiori o che tutto fosse in ordine. Un mese prima della sua scomparsa mi chiese di prenotarle una visita da un cardiologo. Io, che sono una fatalista e poco incline a controlli o capricci, provai a scoraggiarla visto che non vi erano precedenti, poi, come al solito la assecondai perché era ingiusto sottovalutare la sua esigenza, seppur infondata. Fu così che andammo dal Professore: elettrocardiogramma perfetto e appuntamento per l’ecocardiogramma e successiva prova di sforzo, il tutto distanziato di una settimana per ogni esame. La prova di sforzo è stata fatta 8 giorni prima della catastrofe, con esito perfetto: aveva un cuore in ottime condizioni. Il 17 aprile, compleanno di Monica (mia sorella deceduta) cominciò a vomitare e mi chiamò. Un volto bianco e anche una dissenteria in atto, quindi pensai subito all’influenza ma lei disse: “oggi è il compleanno di Monica e non sto bene, chissà cosa vorrà dire”. Uscì un rimprovero perché spesso si suggestionava e considerava succedimenti collegati spesso alla figlia che le inviava segnali. Comunque, il mattino dopo la portammo dal medico per controllarla e anche perché aveva uno strano affanno. Le diagnosticò una bronchite con relativa cura. La sera l’affanno era cresciuto e mi telefonarono dicendo che Mamma si era voluta ricoverare. Nel primo consulto coi miei fratelli dissi parole memorabili “qualunque patologia sia, almeno sappiamo che col cuore sta benissimo!” Primo intervento con elettrocardiogramma negativo quindi la spostarono in medicina generale, poi come arrivò il riscontro degli enzimi cardiaci, di corsa in sala rianimazione. Era un infarto avvenuto 2 giorni prima, così violento che subito ci angosciarono con una frase che nessuno mai vorrebbe sentire “ non c’è nulla da fare, non possiamo salvarla in nessun modo”. Le ho parlato giusto pochi minuti mentre lei inconsapevole ribadiva che presto sarebbe ritornata a casa. Ho perso un pilastro della mia vita, una che mi leggeva nello sguardo e nella mente, l’unica che mi chiedeva “come stai” e l’unica che si rammaricava del mio destino: io l’ho sempre accettato ma lei avrebbe voluto il meglio. Mi manca e so che peggiorerà sempre, mentre sto provando a badare al mio Papà con cui ho avuto sin da piccola un rapporto tortuoso, ma il dovere di figlia è radicato in me e tutto si supererà, con la certezza però che nulla sarà come prima e che un’altra svolta sta facendo cambiare strada ai miei percorsi. Addio Mamma….non riuscirò mai a descrivere quanto dolore e rabbia posseggo ma so che sentirai l’intensità dell’Amore che provo per te…

lunedì 9 marzo 2015

Voglio essere una Libera Scelta



Forzatura…grande dimensione, quella ostinatamente repressiva, quella che ti chiude in una gabbia più buia di quella delle tue paure e insicurezze.
Desidero parlare di forzature esterne, fatte da conoscenti, amici o compagni; Quelle non riesco ad accettarle e superarle, anche se le subisco senza ribellione o repliche.
Mi feriscono tantissimo e, se nel rapporto di conoscenza sono riuscita a fare 3 passi in avanti, visto il mio riserbo, educazione e diffidenza, finisco per schiantarmi con le spalle contro il muro, arretrando di 1000 paurosamente.
Vado a rannicchiarmi in un meandro buio, tormentandomi sull’accaduto e rimango in quel limbo a tediarmi.
E’ per questo motivo che amo essere una libera scelta, senza che forzi la mano, o invada una privacy che non vuole farsi scoprire da me.
Non mi è mai appartenuta l’invadenza, né la pretenziosità oppure esigere un’amicizia o un rapporto che l’altra persona non desideri….io voglio e spero di essere sempre una LIBERA SCELTA, voglio “sentire” di essere importante senza che me lo dica, voglio essere invasa da attenzioni spontanee e accorate senza che le richieda.
Solo allora sorriderò prendendo quella mano che per pudore avevo ignorato.
Una vita in punta di piedi?....Si…. ho sentito troppe forzature invadere la mia anima….

mercoledì 26 novembre 2014

Mi piace scriverti...



E ogni tanto ti cerco per scrivere un po’ di me. Che paradosso: sei un segreto ma poi rifletto e penso che sei sul web e qualcuno potrebbe trovarti.
Fino ad ora non è successo e continuo a ritenerti segreto sperando che nessuno scorgerà questo  anfratto di confidenze e farà un viaggio nella mia anima.
Come sta procedendo la mia vita? Beh, si corre, si lavora, mi dedico ai figli, tutto sistematicamente impegnativo purchè non mi soffermi mai e provare ad esistere un po’.
Sai, è vero che gli impegni depistano i pensieri e le considerazioni: io sono sempre allegra e laddove abbia un po’ di tempo libero, me lo impegno fino allo sfinimento purchè eviti ai miei pensieri di elaborare quelle lacune personali.
E’ una buona strategia, però ogni tanto qualche lacrima di dolore, quello dell’anima, esce da sola e so già che devo nascondermi perché è come un fiume in piena che dura qualche ora.
E così anche l’eterna forza che mi contraddistingue si tramuta in debolezza.
Non so se mente, cuore e anima siano collegati, però in me, seppur sensibili, hanno    regalato la voglia di non desiderare nulla, non invidiare e non lamentarmi perché è solo così che aspetto l’alba, un sorriso corrisposto, un fiore che sboccia o un tramonto dalle mille sfumature…. 

domenica 20 aprile 2014

Una grave perdita

Il 17 Giugno sarà il 5° anniversario di tormento ed è la prima volta che parlo di te. Solare, bella, tenace e maledettamente scaramantica: hai sempre ribadito il tuo odio per quel numero 17 che rappresentava la data della tua nascita e noi a deriderti dicendo "ma dai, non è vero che porta sfortuna, i problemi ce li hanno tutti, non solo chi è nato il 17!" Era la barzelletta preferita in famiglia e ormai lo sapevano anche i tuoi bambini. Monica, questo era il tuo meraviglioso nome ed eri la mia amata sorellina. Hai compiuto 40 anni a modo tuo, senza festeggiare con noi ma portando i tuoi bambini a gardaland. Due mesi dopo, una telefonata alle 10,30 del mattino: "corri, siamo in ospedale, Monica si è bruciata!" Si è bruciata? Che significa? La rivoluzione del panico nei miei pensieri mi ha travolto la lucidità e quei chilometri li ho divorati per raggiungerti in ospedale. Eri al pronto soccorso....lucida ma scura e deformata...le orecchie...i capelli; Amore mio cos'era successo?? Carabinieri insidiosi facevano 1000 domande mentre un odore di carne bruciata mi provocava conati di vomito. Ero li ma la mia testa era un caos di pensieri e avrei dato la vita per essere al posto tuo. Poi ti ho sentita raccontare e ribadendo "cosa ho fatto" dicevi che avevi provato a bruciare le erbacce in giardino ma, visto che non prendevano fuoco, da 2 metri hai spruzzato l'acool e poi hai visto le fiamme travolgerti. Mamma era là, si è ustionata anche lei per spegnere le fiamme che ti divoravano e subito ti hanno portato in ospedale. Eravano tutti basiti e i medici parlavano tra di loro, chiamarono il centro ustionati dicendo che le fiamme ti avevano travolta sul 98% del corpo. Mezz'ora e l'elicottero arrivò ed è stata l'ultima volta che ci siamo salutate. Sei sopravvissuta altri 2 giorni ma non potevamo entrare. Quando, alle 4,00 di notte è arrivata quella maledetta telefonata, ho conosciuto l'inferno....e da allora non ha smesso mai di abbandonarmi. Sei salita al cielo il 17 giugno, quel numero che tanto odiavi e in cui eri nata. Ti sono stati concessi solo 40 anni, 2 bellissimi bambini e una sorte maledetta. Porterò nel cuore sempre una rabbia per questa vita strappata ingiustamente e nessuna religione o parole spese, mi convincerà a trovare pace per questa sottrazione, anche se sapessi che fossi un Angelo. I tuoi bambini ti pensano sempre, sai e li amiamo tantissimo, ma nessuno potrà mai sostituirti. Spaccherei il mondo dalla rabbia che dimora fervida nella mia anima, e, venire a trovarti, sapendoti chiusa in una scatola di legno è insopportabile. Monica, non mi resta che sperare di rivederti presto raggiungendoti, mentre la tua immagine stravolta, dove l'unica cosa che si riconosceva erano i tuoi occhi verdi, rimarrà impressa per sempre...sempre...maledetto 17!

domenica 15 dicembre 2013

Un Abbraccio Sincero

Ritorno a rifugiarmi da te, caro Diario, cosa che succede quando i pensieri desiderano diventare parole scritte per avere l’illusione di parlare con qualcuno, visto che sono così riservata. Si avvicina il Natale e, ormai da un po’ di anni, assieme al mio compleanno, sono le feste più tristi che vivo. Sai che conduco una vita intensa di impegni ma che passo weekend solitari, eppure non mi sento mai sola….invece quando arriva lo step delle feste, mi invade una tristezza che sfocia, senza grandi ragioni, in pianti composti e nascosti da tutti, ma perenni. Una cosa che non ti ho mai raccontato e che ho lasciato scritto ai miei figli, è che sin da piccola mi sono appartenute situazioni che non ho mai compreso e che oggi reputo esperienze che mi hanno resa così forte. Allora era tutto così strano e seppure odi raccontarlo come un dramma, perché i capricci non mi appartengono, li ho vissuti come tale. Non ho compreso mai perché, fino a 7 anni, ero felice con una mia zia (Rita), vivendo in simbiosi con lei e, alla sua improvvisa morte, ho dovuto vivere con mia mamma (sorella di zia Rita) e papà che vedevo raramente. Non ho capito mai perché sbagliavo ogni cosa e le prendevo di santa ragione, per poi finire negli ospedali. Non ho mai capito cosa portava ira, nonostante il mio prodigarmi a comportarmi benissimo. Non ho mai capito perché io sbagliavo e gli altri fratelli no, ma ho capito che solo trovando una scappatoia per fuggire da quella situazione, sarebbe stata la strada giusta. E fu così che accettai la corte di un tipo e lo sposai dopo 6 mesi. Quanti errori ho fatto, ma quello più grave è stato sentirmi colpevole e disperdere la mia entità personale nell’oceano dell’indifferenza. Non mi sono mai amata ed ho sempre reputato improbabile che gli altri potessero amarmi. Infatti anche da quel rapporto ho ricevuto fendenti inaspettati, perché è vero che non ero innamorata ma è anche vero che avevo scelto la dedizione per farlo sentire importante e non è bastato a farlo ordire un piano diabolico sottraendomi tutto ciò che avevamo costruito, solo in nome di un’avidità che è ripugnante, come sentimento: i soldi….grande potere, quello che non avranno mai per me. Oggi vivo lasciando chiuso lo scrigno di questi segreti, ma qualcosa dentro prova ancora dolore. So che i miei compleanni non sono mai stati festeggiati da nessuno, perché oggi dovrei ritenerlo una festa? So che i Natali e le feste erano solo lo scopo altrui di farmi sgobbare, ordinando pranzi o cene luculliani, per parenti e amici, senza curarsi se io mi fossi seduta o no a quel tavolo. Come potrei amare queste feste? Ed ecco che la tristezza mi invade, non perché mi senta sfortunata, oggi sono davvero più serena, ma perché aprono dei varchi bui di ricordi e non riesco a superarli. Sai una cosa, diario? Non vi è nulla di patetico in tutto ciò perché non mi sento vittima, è successo e ne ho tratto insegnamento, ho scelto di essere il bene ma, c’è solo una cosa che desidererei: sentire un abbraccio sincero che sappia convincermi, come faceva zia Rita, che anche io possa sentirmi davvero amata…

venerdì 15 novembre 2013

Quanti ho deluso?

Ciao Diario, ogni tanto mi rifugio in questo posto per esprimere ciò che sento, ciò che provo. Oggi sono un po’ giù di tono, anche se nessuno se ne accorge: il sorriso lo indosso in ogni circostanza. Sai quanto sia contorta la mia anima, ma non sai cosa provoca. Sento tante catene che stringono con forza reprimendo ogni intento, ogni pensiero, ogni sguardo verso gli altri. La mia testa pensa che annullarmi è indice di libertà altrui…come se io fossi un fardello. Penso di liberare gli altri dalle mie paure, dai miei inspiegabili tormenti e ribalto le loro gentilezze con determinazione: sento le mani tese, ma io arretro, il mio unico desiderio è annullare ciò che vedono di bello in me, ciò che sentono di empatico, in me. E’ una ribellione perenne, un infliggersi delle condanne, espiare delle colpe, disintegrare ogni cellula vitale. Il risultato è che chiunque si avvicini al mio mondo sommerso, rimane deluso. Vorrei chiedere scusa a coloro che ho disilluso, a quelli amareggiati o scontenti di ciò che hanno scoperto, ma è meglio che si allontanino da queste urla disumane che, in verità, desidererebbero un aiuto, ma lasciano che il destino o un’anima più sensibile di altre, possa “udire” e prendere Stefania per mano, senza che me ne accorga.

lunedì 28 ottobre 2013

Stanca delle urla del mio Cuore...

Sono così stanca….Nessuno prova a “sentire” cosa urla il mio cuore o forse sono io a non saper “parlare” ma, come cerco di avvicinarmi ad un interesse, nonostante il terrore che dimora perennemente, scopro che mi sto sbagliando per l’ennesima volta. Succede che, per sbloccare le mie paure, intraprendono una strada fatta di ripicche o azioni strategiche, volte solo a farmi soffrire, come se lanciassero nell’oceano una persona che non sa nuotare…..è destinata ad annegare. E ogni volta scopro la differenza caratteriale che mi allontana da tutti, quella pecora nera solitaria, quel pulcino abbandonato alla bruttezza. Sento il respiro affannoso, sento che annaspo sott’acqua senza via d’uscita, sento un dolore fisico e un susseguirsi di dubbi con una sola domanda: Perché? Perché nessuno comprende che tutto mi ferisce, perché vengo rimproverata perennemente di non provarci ad avere una storia, perché utilizzano fendenti per colpirmi ripetutamente fino a farmi cadere nei meandri, stremata e sconfitta? E’ inutile….la tortuosità della mia anima è davvero senza speranza ed oggi ho bisogno di mettere la parola fine ai consigli di amici e parenti: non sarò mai capace di rifarmi una vita o non esiste quell’anima in grado di agire senza forzature, senza pretese e senza cattiverie….ma e un sogno e si sa, non si avverano mai..

sabato 31 agosto 2013

UN CUORE SOSPESO

2005/ 2013… Otto anni da quando la mia vita sentimentale ha avuto uno schianto terribile. Penso che le rotture di un rapporto importante siano un lutto e come tale devono essere elaborate. Otto anni, in cui ho lentamente ritrovato me stessa, equilibri perduti, tormenti assimilati e coraggio migliorato. Però una paura di dimensioni enormi è rimasta e non so indicare il tempo che impiegherà ad andar via: quella d’amare. Rimettermi in gioco è un labirinto dove non riesco a trovare via d’uscita…so che c’è ma non la vedo o non la voglio vedere. Un paio di volte, in questo lungo percorso, è successo che i miei pensieri vacillassero ed ho provato a crederci, ma fortunatamente, senza che il cuore abbia avuto il tempo di mettersi in gioco, il fato ha rivelato l’inganno ed ho chiuso subito le porte dell’anima. Questi otto anni sono stati un tempo sospeso, una sorta di limbo in cui ho racchiuso il mio cuore, decidendo di impegnarmi nel lavoro, negli interessi, nella progettualità e nelle amicizie che riempiono le mie ore, le mie giornate e la mia vita, da quell’anno in poi. Sto bene con me stessa, sono solare, creativa, altruista e dinamica….per ora quel limbo sta ben nascosto perché, anche i pensieri d’un interesse verso qualcuno, provocano panico e, allora, non mi resta che aspettare che passi e vivermi giorno per giorno questa esistenza, senza alzare mai lo sguardo verso il futuro….

mercoledì 7 agosto 2013

GUARIRE L'ANIMA....

Forse qualcuna ha fiducia perché so ascoltare, forse mi ritiene forte e determinata per le mie azioni, forse vengo scelta per un’empatia incomprensibile che concede quel lasciarsi andare come un fiume in piena….non so, ma mi ritrovo a consolare anime in pena semplicemente rivelando come io sia uscita dalla medesima situazione. Spesso i tormenti riguardano le storie finite in cui è così difficile rinascere. Non taggherò nessuna ma questo post è semplicemente la mia esperienza di vita che, forse, potrebbe servire. Quando anche io mi sono trovata a fare i conti col fallimento di un rapporto importante, ho conosciuto lo strazio di un dolore fisico che tale non è, ma fa così male. Non sapevo da dove cominciare, cosa dire, cosa fare, so solo che quel lutto dovevo elaborarlo per me stessa, perché la negatività avrebbe travolto i pensieri e rischiavo di conoscere la depressione. Poi, un giorno, ho preso un foglio ed ho tracciato una riga verticale al centro. A sinistra ho titolato “Ricordi Belli” a destra “Ricordi Brutti”. Eravamo io e quel foglio e sapevo che avrei potuto confidare l’Anima, quei segreti incoffessabili che spesso non si dicono per Amore. Si, avevo deciso di scrivere, non quello che avevo lasciato percepire, le parole non dette, i rimproveri mai fatti, le umiliazioni che lui non immaginava, ma ciò che avevo “sentito” sul serio, le dimensioni reali dei miei sentimenti, delle mie paure, delle mie delusioni. Ho cercato di annotare i ricordi più impressi e di belli ce n’erano ma, quando ho cominciato a scrivere i più umilianti, quella lista cresceva, scrivevo di getto, tanto ero solo in compagnia della mia Anima, stavo tranquilla…. Ohhhh, quante parole mai dette, quanti disagi mai espressi….e la lista cresceva ancora. Poi, ho smesso, mi ero stancata, per me ero stata esaustiva, bastava ciò che quell’inchiostro aveva impresso. Prima di rileggere, ho preferito calmare quell’impeto di rabbia che dimorava in me…..poi ho cominciato a leggere: i ricordi belli mi hanno fatto sorridere e scaturito un malinconico rimpianto; i ricordi brutti…..ma quanti erano? Ohhhhh…l’impeto mi aveva rabbuiato lo sguardo, non avevo idea di quanto fosse lunga quella lista! Leggevo, mentre quell’acqua salata prodotta dagli occhi, scorreva senza fine. E’ alla fine di quella lettura che ho deciso di rinascere, di ritrovarmi, di cominciare ad amarmi, di sapere cosa avrei desiderato per me, ma soprattutto cosa non avrei voluto mai più che accadesse! Era cambiato il mio modo di vedere il passato e osservare quella lista lunghissima di ricordi brutti è stato il preludio di un nuovo inizio, quello che ho finalmente voluto, quello che avrei meritato. Quel foglio l’ho portato nel portafogli, ripiegato, in modo da rileggerlo ogni qual volta il sorriso desiderava divenire pianto e l’ho buttato via, dopo ben 3 anni, quando ho sentito che non mi sarebbe servito più. A tutti coloro che soffrono per Amore, uomini o donne che siano, consiglio di agire come me: non so se possa essere la strada giusta, ma so che ha funzionato facendo rinascere il sole che era sopito, nella mia Anima.

mercoledì 17 luglio 2013

CHISSà.....

Non è facile, perchè preclusa, ma ogni tanto impatto in qualche empatia che mi spiazza, che mi sconvolge i pensieri, che mi dice di provare a conoscerla: una crisi pazzesca, una dimensione simile alla follia. Eppure quella crisi la domo con forza, determinazione, forse ostinazione.....Un urlo dell'anima dice che deve essere così, che non si può rischiare, che ne devi aver terrore. Perchè? Cosa c'è di sbagliato nel concedersi una vita privata, una persona che potrebbe farti stare bene? Nulla....è che il baratro tra la consapevolezza di ricominciare a vivere e la follia di non farlo è profondo, troppo profondo. Quante volte la mia dignità e l'indole allegra nascondono la voglia di chiedere aiuto: ma una donna d'onore non lo mette in conto o vorrebbe che una magia facesse scoprire la verità sulla sua essenza, sulle
sue paure. Potrò mai cambiare?.....Chissà....

sabato 22 giugno 2013

NON SO.....

I miei primi 50 anni e proprio non voglio ravvedermi su quelle peculiarità caratteriali che stanano la mia sensibilità. Troppo Cuore, troppo poco legata al commerciale, come se i rimborsi ledessero quella purezza di un'anima che ama donare senza riserve: perchè? Ci ragiono e non trovo risposte: perchè sono così? Non sono mai stata legata ai soldi, ma forse la situazione è peggiorata quando, chi mi stava accanto, ordiva appropriazioni di danaro facilmente sottraibili da colei che aveva riposto fiducia e non aveva mai desiderato avere nulla di disgiunto a livello economico. Quella sottrazione indebita, quel piano diabolico fatto da chi giurava amore, mi ha fatto troppo schifo.... E' tanto tempo che cerco di superare ma non riesco a ritrovare la giusta autostima per esistere, quindi lascio che gli affetti, i figli, il lavoro, sovrastino la vera Stefania perchè ancora non ha deciso di vivere. Sono una persona serena proprio perchè ho abbandonato l'anima privata e mi distraggo con tanti interessi, ma so che se riuscissi a pretendere un corrispettivo adeguato al mio operato professionale, potrei cominciare a viaggiare, dimensione mai vissuta, a dilettarmi nelle uscite, a regalarmi qualcosa. Conosco solo 2 termini: dedizione e professionalità che utilizzo per sopravvivere, solo che dovrei riuscire ad adoperarli per.....VIVERE

domenica 16 ottobre 2011

Seduta ad osservare i valori che volano via

Sono seduta sull'oceano che custodisce, celati dalle onde, i miei valori. Mi sono sempre battuta per essi, come donna, come madre e come figlia: forse sono cementati da un'educazione rigida, eppure sento di scegliere, senza forzature, d'essere diversa dalla massa. Una voce fuori dal coro, che l'oceano assorbe, per non farla udire. Mi piace osservare l'orizzonte della modernità: per me è cultura, innovazione generazionale, differenza, forza e, pur essendo partigiana della sensibilità femminile, trovo incomprensibile, proprio il mondo "femminile": emancipazione strana, che ha sottratto la femminilità, sostituendola con la volgarità, l'appropriazione di un linguaggio critico, egoistico, arrogante....è curioso osservare donne, come me, così diverse, da me. Ad esse và tutto il mio rispetto, però vorrei fare qualche domanda per capire, davvero, se il loro atteggiamento sia stata una conquista oppure è l'illusione di una conquista! Parlano tanto di uomini vili, poco determinati e poi....le vedo sminuire con poca educazione, proprio gli uomini, che, ovviamente, rispondono con indifferenza, senza battersi per conclamarsi tali: tanto fanno tutto loro! "Siete convinte che l'uomo non sia più tale o che risponda soltanto alle vostre provocazioni?" Bah....non so....mi sento anche ignorante, perchè sono empatica e so, con certezza, che un modo inappropriato di porsi nei miei confronti, scaturisce risposta avversa e negativa....."pensate che possa essere simile come parametro tra uomo e donna?"
Io son convinta che sia così anche per loro e che, quei valori spazzati dal vento dell'egoismo, abbiano inaridito i cuori di tutti...

domenica 9 ottobre 2011

Male Dentro.....

Sono Forte.....

Ogni tanto mi approprio di periodi sabbatici, quelli in cui non ti và di comunicare, o comunque di scrivere: per me è essenziale sentirmi libera, perchè il risultato della comunicazione sia di pura libertà d'azione o dettata dall'impeto di emozioni che, ciclicamente, cambiano, travolte dagli eventi. Quando non scrivo, uso la musica e le immagini, per "dire" cose, che sarebbe difficile confidare, vista la mia indole riservata e, comunque, rispettosa degli altri, a tal punto, da ritenere improprio parlare di me, per non tediare nessuno.....

domenica 23 agosto 2009

Bugie e Verità


Ci sono peculiarità caratteriali che non riesci a cambiare, una caratteristica genetica, una condizione, senza la quale, non riesci a stare bene. Io sono la verità....immagino e sento che la mia anima appartenga all'acqua.... .trasparente. L'acqua, ke mi attraversa, è limpida, xkè mai, la mia indole, si sognerebbe di mancare di rispetto volutamente ad alcuno...verità ma senza i condizionamenti di critiche o analisi o disapprovazioni, xkè davvero la libertà sia una prerogativa di rispetto prima x gli altri e poi x se stessi. La conseguenza di questa caratteristica personale è ke Odio le bugie, di qualunque portata o condizione...tranne ke per la diplomazia lavorativa, la quale esige tatto ed educazione, ma nel privato....NO. by Stefania

domenica 16 agosto 2009

Single


Strana condizione!…scegli d’essere single, certo, dopo aver provato ad essere coppia, e ti ritrovi ad essere obiettivo di critiche o ragionamenti contrapposti alla tua scelta….xkè…senza un amore nn si può “vivere”. Riconosco d’essere una ribelle, ma anke d’essermi accontentata d’una vita privata piatta, senza amore o slanci ke avrebbero potuto lasciar desistere la mia anima a decidere di dire No, quando nn c’era + ragione di vivere, quando la depressione aveva preso il sopravvento, quando respirare l’aria era diventato impossibile…pensavo d’aver contratto un’infezione alla gola…mi mancava il respiro, e la prima frase ke ho detto, dopo la separazione, è stata: “respiro….so solo ke ora respiro”. Non è stato un cammino facile, anzi, ma, tutt’oggi, ho la certezza ke io mi sn ritrovata, ora ho più rispetto di me, ora sto bene. Osservo, vedo, studio, sento, arguisco, so…..non c’è tanta felicità in giro, le coppie sn sempre più di circostanza, un contentino della vita, un luogo comune, un condividere xkè la natura ci vuole in compagnia….ma dove sta scritto? Eppoi??? Quanti tradimenti ci sono in giro? No, grazie, ho scelto la lealtà, prima a me stessa, poi agli altri. Oggi so ke non voglio una relazione, sto bene così, ma semmai dovessi capitolare, sarà l’amore ke avrà trovato me, sarà l’amore ke avrà trovato una persona leale, trasparente, pronta a lottare x se stessa e x gli altri, pronta a dire se qualcosa nn và x far crescere un rapporto e non disposta a nascondersi dietro illusioni di tradimenti ke sopperiscono le mancanze in un rapporto: la natura ci insegna ke bisogna essere disposti a sopravvivere…..noi viviamo in una giungla di insidie, sensazioni, trappole, leggi del più forte…..ma nulla è più forte del perseverare a salvare la propria vita, a farla uscire sempre vincitrice, a superare gli ostacoli più impervi, a poter guardare con occhi fieri chiunque. Traguardo valoroso, di sicuro senza plausi o medaglie, ma davvero dignitoso; e se la dignità è prerogativa di un anima orgogliosa…..ben venga questo motore ke aiuta a trovare risposte anke quando si pensa di non averle. Io oggi sn questo, io oggi non ho bisogno di essere convinta ad amare, io oggi amo la vita, le persone, le cose…..una relazione? Ora, sarebbe una violenza su un equilibrio, domani chissà….io oggi non cerco l’amore….sarà lui a trovare me, prima o poi. Alle persone a cui ho dato un dolore, nel non assecondare i loro sentimenti, vorrei aggiungere: “ Abbiate la certezza di non aver perso nulla! Non provando sentimenti, non avrei potuto rendervi felici, e non sarebbe stato giusto. Il recitare un ruolo x convenienza, non fa parte di me”. Grazie, comunque a tutti quelli ke hanno trovato in me, doti inimmaginabili e valori profondi. I’m Sorry……by Stefania