mercoledì 26 novembre 2014

Mi piace scriverti...



E ogni tanto ti cerco per scrivere un po’ di me. Che paradosso: sei un segreto ma poi rifletto e penso che sei sul web e qualcuno potrebbe trovarti.
Fino ad ora non è successo e continuo a ritenerti segreto sperando che nessuno scorgerà questo  anfratto di confidenze e farà un viaggio nella mia anima.
Come sta procedendo la mia vita? Beh, si corre, si lavora, mi dedico ai figli, tutto sistematicamente impegnativo purchè non mi soffermi mai e provare ad esistere un po’.
Sai, è vero che gli impegni depistano i pensieri e le considerazioni: io sono sempre allegra e laddove abbia un po’ di tempo libero, me lo impegno fino allo sfinimento purchè eviti ai miei pensieri di elaborare quelle lacune personali.
E’ una buona strategia, però ogni tanto qualche lacrima di dolore, quello dell’anima, esce da sola e so già che devo nascondermi perché è come un fiume in piena che dura qualche ora.
E così anche l’eterna forza che mi contraddistingue si tramuta in debolezza.
Non so se mente, cuore e anima siano collegati, però in me, seppur sensibili, hanno    regalato la voglia di non desiderare nulla, non invidiare e non lamentarmi perché è solo così che aspetto l’alba, un sorriso corrisposto, un fiore che sboccia o un tramonto dalle mille sfumature…. 

domenica 20 aprile 2014

Una grave perdita

Il 17 Giugno sarà il 5° anniversario di tormento ed è la prima volta che parlo di te. Solare, bella, tenace e maledettamente scaramantica: hai sempre ribadito il tuo odio per quel numero 17 che rappresentava la data della tua nascita e noi a deriderti dicendo "ma dai, non è vero che porta sfortuna, i problemi ce li hanno tutti, non solo chi è nato il 17!" Era la barzelletta preferita in famiglia e ormai lo sapevano anche i tuoi bambini. Monica, questo era il tuo meraviglioso nome ed eri la mia amata sorellina. Hai compiuto 40 anni a modo tuo, senza festeggiare con noi ma portando i tuoi bambini a gardaland. Due mesi dopo, una telefonata alle 10,30 del mattino: "corri, siamo in ospedale, Monica si è bruciata!" Si è bruciata? Che significa? La rivoluzione del panico nei miei pensieri mi ha travolto la lucidità e quei chilometri li ho divorati per raggiungerti in ospedale. Eri al pronto soccorso....lucida ma scura e deformata...le orecchie...i capelli; Amore mio cos'era successo?? Carabinieri insidiosi facevano 1000 domande mentre un odore di carne bruciata mi provocava conati di vomito. Ero li ma la mia testa era un caos di pensieri e avrei dato la vita per essere al posto tuo. Poi ti ho sentita raccontare e ribadendo "cosa ho fatto" dicevi che avevi provato a bruciare le erbacce in giardino ma, visto che non prendevano fuoco, da 2 metri hai spruzzato l'acool e poi hai visto le fiamme travolgerti. Mamma era là, si è ustionata anche lei per spegnere le fiamme che ti divoravano e subito ti hanno portato in ospedale. Eravano tutti basiti e i medici parlavano tra di loro, chiamarono il centro ustionati dicendo che le fiamme ti avevano travolta sul 98% del corpo. Mezz'ora e l'elicottero arrivò ed è stata l'ultima volta che ci siamo salutate. Sei sopravvissuta altri 2 giorni ma non potevamo entrare. Quando, alle 4,00 di notte è arrivata quella maledetta telefonata, ho conosciuto l'inferno....e da allora non ha smesso mai di abbandonarmi. Sei salita al cielo il 17 giugno, quel numero che tanto odiavi e in cui eri nata. Ti sono stati concessi solo 40 anni, 2 bellissimi bambini e una sorte maledetta. Porterò nel cuore sempre una rabbia per questa vita strappata ingiustamente e nessuna religione o parole spese, mi convincerà a trovare pace per questa sottrazione, anche se sapessi che fossi un Angelo. I tuoi bambini ti pensano sempre, sai e li amiamo tantissimo, ma nessuno potrà mai sostituirti. Spaccherei il mondo dalla rabbia che dimora fervida nella mia anima, e, venire a trovarti, sapendoti chiusa in una scatola di legno è insopportabile. Monica, non mi resta che sperare di rivederti presto raggiungendoti, mentre la tua immagine stravolta, dove l'unica cosa che si riconosceva erano i tuoi occhi verdi, rimarrà impressa per sempre...sempre...maledetto 17!